Medicina personalizzata: la newsletter di Luglio

Da un po’ di anni abbiamo preso la tradizione estiva di farci un weekend di campeggio da qualche parte in Inghilterra. Abbiamo iniziato nella calda estate del 2018 in una spedizione a vedere le foche nel Norfolk (avevo anche fatto un mini-diario di quei due giorni, si può leggere qui), per poi, negli anni, vedere le colline delle Cotswolds e i boschi delle Chilterns. Quest’anno il nostro giro è stato nella Wye Valley, il posto che fa da setting a Sex Education.

Ed è per questo che l’header della newsletter di Luglio (in clamoroso ritardo) è dedicato alla nostra minitenda, foriera di tante avventure.

I campeggi sono un po’ dei micromondi, che spaziano da gente che ha chiaramente dedicato la propria esistenza a costruirsi camper con ogni accessorio immaginabile a .. beh.. a noi, che praticamente siamo la mascotte di ogni posto in cui andiamo, un po’ perché la nostra tenda misura meno di un letto a una piazza e mezzo, un po’ perché ogni volta lasciamo qualcosa a casa che poi dovremo chiedere ai vicini di tenda.


(già: anni fa siamo dovuti andare con la coda fra le gambe a implorare i nostri vicini di accenderci il fuoco, perché altrimenti avremmo mangiato burger crudi. Furono però estremamente carini e comprensivi)

Nonostante le evidenti diversità di approccio al campeggio, il senso di comunità è forte e l’atmosfera che si respira la mattina quando tutti stanno facendo colazione nell’aria frizzante ha un che di così intrinsecamente estivo da darti nostalgia della cosa anche mentre la stai vivendo.

Ciao! Spero che anche la vostra estate stia andando bene, e che, campeggi sotto casa o resort tropicali, abbiate la possibilità di fare qualche giorno di vacanza. Oggi vi racconto le varie fasi di progettazione di un’illustrazione che ho fatto il mese scorso.

Mi avevano chiesto di fare la copertina per il numero di Luglio della rivista Chemistry World. La cover doveva essere basata sull’articolo principale di quel mese, che parlava di medicina personalizzata.

In breve, l’articolo raccontava come il nostro profilo genetico può giocare un ruolo importante quando assumiamo le medicine: alcune quindi potranno funzionare bene per certe persone e meno bene (o addirittura male) per altre. Per questo i medici stanno sempre più prendendo in considerazione le nostre caratteristiche genetiche quando ci fanno prescrizioni o pensano a una terapia, e in futuro mettere nell’equazione il nostro DNA quando si studia un trattamento medico dovrebbe essere sempre più semplice.

Per raccontare di una prescrizione fatta su misura (genetica) del paziente ho unito due mondi: quello della sartoria, che voi tutti sapete quanto ami, e quello della genetica/medicina.
Prima di tutto ho fatto delle bozze degli ingombri: si capisce poco ma se le confrontate con la versione definitiva capirete anche le altre due. Spero.

ho scelto quella al centro e ho mandato agli editor una bozza un po’ più comprensibile, insieme a delle proposte alternative.

Una volta approvata la bozza ho pensato alla palette da usare: ho fatto qualche prova, giocando con le maschere di livello per esplorare combinazioni un po’ lontane dalle mie solite


ma mentre le guardavo ho capito che volevo che il colore predominante fosse l’azzurro, perché è spesso associato con la sanità e mi serviva per aiutare a far leggere meglio l’immagine: nella cover gli elementi associati alla scienza non sono molti e avevo bisogno di qualche aiuto dall’atmosfera generale del disegno. Alla fine ho optato per questa palette


E ho fatto il definitivo. Mi hanno anche chiesto di espanderla per fare una doppia pagina interna: visto che la editor aveva apprezzato gli accessori-pastiglia della proposta numero 4 ho pensato di riproporli in questa versione espansa e abbiamo deciso di metterci altre intersezioni tra mondo sartoriale e medico scientifico.

Ma basta parlare di me

È un po’ che non vi consiglio fumetti e storie, ma oggi rimedio indirizzandovi verso

webcomic Isa vince tutto prodotto da Lorenzo Ghetti e Rita Petruccioli che parla della vita di Isabella D’Este. Petruccioli e Ghetti hanno trovato un modo geniale di fare divulgazione, dando molta personalità ai vari protagonisti e integrando poi con approfondimenti e materiali storici. È secondo me uno degli esempi più riusciti di materiale divulgativo a fumetti. Riesce in tutto: a divertirti, a insegnarti cose, a appassionarti alla materia.

 

La newsletter di ND Stevenson I’m Fine I’m Fine Just Understand. Stevenson è un autore che ho iniziato ad amare anni fa, quando lessi Nimona (un fumetto fantasy che vi consiglio tantissimo) ed è uno dei pochi personaggi pubblici che attivamente seguo sui social: adoro il suo tratto e trovo che sia un narratore eccezionale. La sua newsletter parla della sua vita e racconta molto il suo percorso di transizione. Alcuni post sono a pagamento ma qui potete leggere l’archivio dei post pubblici.

 

Questo mese ho avuto modo di leggere il libro Il segno dell’Ordine di Giovanni Eccher. Eccher è un autore che conoscevo e apprezzavo già per i racconti che ha scritto per Comics&Science, e in particolare per la sua capacità di world building. Non si è smentito per nulla: questa storia è un fantasy per Young Adults (da 11 anni in su) e, per quanto ha appassionato la me adulta, sono certa che sia un ottimo regalo per rendere molto felice qualche ragazzə.

Fate belle vacanze! Ci sentiamo a fine Agosto!

 

fatto! Ci sentiamo a fine agosto 🙂

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