Propositi autunnali e gatti: la newsletter di settembre

Settembre, si dice, è il mese in cui gli adulti fanno i veri buoni propositi: finita la pausa estiva ci si rimette con rinnovato vigore ai progetti per il nuovo anno.

Ciao! Come è andata la vostra estate? La mia più o meno così. E adesso? Siete pieni di buoni propositi?

Io penso che all’età adulta ci arriverò un altro giorno, e per me settembre ha solo quell’odorino di classe di adolescenti e di prime sveglie alle sette del mattino dopo mesi di svacco brado.
E poi non ho certo bisogno di settembre per fare buoni propositi: in genere li faccio a cadenza settimanale al più,

Avendo rinunciato a svolte epocali della mia vita (che ne so, tipo imparare a colorare con gli acquerelli o aprire una cartoleria di agende incignate), ultimamente mi prefiggo risultati più raggiungibili:

Cose così. Umane diciamo. Indovinate quanti di questi propositi ho MAI portato a termine?
AH! Sbagliato! Non è zero, è UNO. Ed è la presente newsletter. Non vi sentite privilegiati?

Passando a cose serie, questo settembre sono finalmente riuscita a tornare in Italia dopo 9 mesi di astinenza: credo sia stato il periodo più lungo in cui non ho visto Pisa, e non pensavo potesse mancarmi così tanto. Sono persino riuscita a farmi


Già questo avrebbe reso proficuo l’intero mese, ma anche il fronte disegnetti è stato intenso: ho fatto parecchie figure di carattere tecnico-scientifico (ancora non pubbliche) e sto ultimando le illustrazioni per un libro-gioco sul CERN: anche qui è ancora tutto in progress e non posso farvi vedere molto, MA ho un time-lapse di uno studio di personaggio (gattonaggio?) a salvarmi le terga newsletteriane:

fun fact: i lampi neri non sono intermittenze della gif, ma è quando per sbaglio faccio “riempi” col secchiello e si colora l’intera pagina

E infine mi preparo a due mesi pieni di appuntamenti! L’8 ottobre sarò virtualmente presente all’Arsenale di Pisa a presentare il mio fumetto su Fibonacci, quello di cui vi avevo parlato qualche tempo fa. Sempre per lui andrò fisicamente a Genova al Festival della Scienza: il mio incontro sarà domenica 25 alle 12 (dove non lo so, spero prima o poi me lo diranno).

E di nuovo per il Festival della Scienza, il 22 ottobre alle 11, farò una presentazione – online – del mio libro Sulle tracce del DNA.

Se vi interessa seguire uno di questi eventi date un’occhiata ai miei social verso metà ottobre che darò indicazioni un po’ più precise!

Ma basta parlare di me

Che in due mesi ho accumulato talmente tante cose da consigliarvi che potrei fare una newsletter solo su queste. Cerco di ridurmi ai rodati 3 consigli iniziando con il classico

Un fumetto: leggendo This was our pact ho scoperto che da grande voglio essere Ryan Andrews. A volte gli autori mi piacciono per i disegni, a volte per le storie, a volte per i dialoghi: qui è un raro caso in cui è tutto magnifico, ma di quella bellezza altruistica che rende gli altri più motivati a migliorare se stessi, non a deprimersi per non essere bravi abbastanza.

flip flip – flip flip flip

Sul canale youtube di Andrews si possono vedere alcuni video di lui che disegna: mannaggia, ora mi tocca davvero imparare a colorare in acquerello.

Un video: è girato già tanto sui social, ma mi accodo alla lista delle persone che consigliano di vedere il video di Erosive: una brillante risposta a quell’immondezzaio chiamato “festival della bellezza”, un evento che si è ricoperto di schifo sotto molteplici punti di vista, in primis quello del maschilismo aberrante.
Hanno parlato

Gente di un certo calibro dunque.

E giacché siamo in tema, mi viene da segnalarvi anche questo articolo: un’analisi di come vengono descritti corpi femminili e maschili in letteratura. Sono cose che più o meno potevamo intuire, ma questo articolo ci può dare una stima di quanto siano ricorrenti. È anche bello perché le illustrazioni sono interattive.

Un libro: da anni avevo sul comodino Un’odissea di Daniel Mendelsohn. Mi era stato prestato per affrontare un volo Pisa-Londra (e che in realtà avevo trascorso così, come il 90% dei miei viaggi in aereo).

Questo agosto l’ho ripreso in mano e l’ho finalmente letto. È un racconto che parla di due odissee: la prima, quella di Omero, e la seconda quella dell’autore nel conoscere suo padre. È un libro molto tenero e mai stucchevole, ed è anche un bel modo di raccontare in chiave moderna l’opera di Omero, per chi, come me, ne è totalmente digiuno.

Qui è quasi mezzanotte: ora di finirla! Flip flip flip: ci sentiamo a fine ottobre 🙂

 

fatto! Ci sentiamo a fine ottobre 🙂

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Ricordi di vacanze e cervi assassini: la newsletter di Luglio

Nei miei sogni di newsletter, le due puntate estive sarebbero state occupate da diari di viaggio, tipo quello che avevo fatto due anni fa per la Corsica

e che potete leggere qui.

Poi insomma, covid. E un sacco di lavoro. Quindi nisba, ve li siete scampati per un soffio.

E voi? Ciao gente! Sappiate che ogni messaggio automatico di “sono in ferie” che riceverò all’invio di questa mail sarà una stilettata al cuore, ma che in fondo (molto in fondo) spero che vi stiate divertendo. E mandatemi foto dalle vostre vacanze, così un po’ viaggerò con voi!

In realtà una micro gitarella di due giorni me la sono fatta anche io: prima a camminare per i boschi delle Chilterns, o per meglio dire

E poi andando a Windsor a trovare dei nostri amici che vivono in questa casa qui, un po’ vecchiotta e tutta spifferi:

Nel cortile sul retro abbiamo incontrato il loro branco di cervi, un classico fra gli animali da compagnia inglesi. Essendo vicini al periodo dell’accoppiamento, i maschi eran provvisti di catafalchi di corna e sembravano pure un po’ ostili, cosa che ci ha costretto a scegliere tra l’avvicinarci per fare delle belle foto di cervi e il poter raccontare quest’esperienza ai posteri.Megalomanie a parte, io gli amici a Windsor ce li ho davvero, e anzi! Domenica scorsa si sono sposati! ♥! Dovevano farlo tre mesi fa ma indovinate? Già: coronavirus. Per il matrimonio di aprile avevano fatto fare a me gli inviti. Io, quando mi chiedono di fare partecipazioni di nozze, mi gonfio sempre come un tacchino orgogliosissimo di ricevere tanta fiducia. Farle per una coppia di amici è anche un bel po’ emozionello, per ovvi motivi. Loro avevano scelto un formato molto divertente, lungo e stretto come un biglietto di teatro

e fortuna vuole che si siano sposati davvero di 26 così almeno la partecipazione è ancora valida per metà.

Ma basta parlare di me
Questo mese sono stata un po’ piena di lavoro e non ho letto molto per cui vi consiglio

Un fumetto che non ho ancora letto, perché per ora ne è uscito solo un capitolo. Si tratta di Barna, sarà scritto da Samuel Daveti e disegnato da Laura La Came e sarà pubblicato a puntate sul sito del collettivo Mammaiuto (di cui vi ho già parlato per il Pregnancy Comic Journal di Sara Menetti che riconsiglio a chi è arrivato dopo su questa newsletter). I due autori di questa serie hanno già lavorato assieme a quel capolavoro che è I tre cani, quindi so già che sarà favoloso.

Una radio intervista a Francesca Mannocchi, fatta da Chiara Valerio per il suo programma L’isola deserta. Come al solito, quando si parla di cose più grandi di me, come di guerra e di traffico di migranti, ogni mia parola mi risuona stupida. Per questo vi dico ascoltate Mannocchi, che invece sa benissimo di cosa sta parlando e vi sa dare uno sguardo lieve e penetrante su questa quotidianità di cui si sa troppo poco.

La dolcezza formato libro per bambini per mano e testa di Aurora Cacciapuoti. Aurora è anche una mia grande amica, ma pure se mi stesse antipatica questo libro sarei costretta a consigliarvelo. Si intitola The little girl who was afraid of everything, e parla di affrontare e confrontarsi con le proprie ansie e paure. Per tutte le panichine e i panichini in erba.

E ora tana libera tutti: andate a farvi il bagno! O a far funghi! O a far nulla: noi ci sentiamo a fine Agosto!

 

fatto! Ci sentiamo a fine agosto 🙂

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Giugno pisano e storia medievale: la newsletter di Giugno

A Pisa – che è la mia città di provenienza – giugno è un mese speciale, perché è l’unico periodo all’anno in cui succede qualcosa:

Potete capire che sono emozioni forti, e quanto mi dispiaccia perdermele; ma quest’anno – ah! fortuna! – c’è una pandemia in giro e quindi è tutto saltato e io non devo interrogarmi sulle mie nostalgie.

Ciao gente! Non preoccupatevi delle mie malinconiche rimembranze pisane, perché a questo giro ci hanno pensato Roberto Natalini e Andrea Plazzi, commissionandomi un fumetto che ha unito la mia passione per i vestiti d’epoca, Pisa, e il mio feticismo per i matematici.

Bigollo lì è Leonardo Fibonacci, matematico pisano del 1200, e queste ultime settimane ho lavorato a una storia su di lui per il nuovo numero di Comics&Science, che esce in autunno.
Appena mi sono messa a lavoro ho capito che, se fai un fumetto ambientato in un luogo e in un’epoca ben specifica, la prima cosa che devi fare è studiare un bel po’: di architettura, topografia e vita della città in cui ambienti la tua storia.

Non sapendo dove sbattere la testa ho chiesto aiuto a Enrica Salvatori, professoressa di storia medievale all’Università di Pisa, che mi ha suggerito una bibliografia specifica. A quel punto il problema era reperirli quei libri, perché, non dimentichiamocelo – e chi se lo scorda – c’è il coronavirus in giro. Beh, dopo settimane di ricerca per biblioteche universitarie d’avanguardia che possedessero versioni digitali dei loro libri (pazzia!), ne ho parlato con mia mamma per chiederle se poteva andarmi a fare qualche fotocopia, e ho scoperto che lei quei libri accademici ce li aveva per sfizio personale. E me li ha inviati a Cambridge.

E in realtà certe cose le potevo vedere “di persona”, perché Pisa ancora conserva resti delle case torri e degli edifici medievali. Così, guidata sempre da mia mamma, ho trascorso interminabili ore su Google Street View

a dimostrazione che puoi aver vissuto 22 anni in una città guardandoti solo i piedi e non rendendoti i conto della storia che hai intorno.

È stato divertentissimo, interessantissimo, è finito troppo presto. Immagino che il mio fumetto sarà comunque pieno di inesattezze storiche (oh no! quel copricapo era moda veneziana!) ma spero che gli storici che lo leggeranno saranno clementi.

Ma basta parlare di me

Però continuiamo a parlare di storia. Se vi siete chiesti come avessi conosciuto Enrica Salvatori vi risolvo il mistero consigliandovi

Il suo podcast. Historycast racconta la storia come avrei voluto poterla studiare: ti fa conoscere le fonti e interrogare su come possiamo interpretarle, e quindi dare una lettura consapevole degli eventi storici e non quella che chi ha creato quelle fonti voleva comunicarci. Insomma, ti fa andare oltre l’occhio del vincitore: ad esempio cosa sapete di Lucrezia Borgia? Volete ricredervi?

Un artista: Dedouze è un fumettista francese che sperimenta il disegno 2D nel 3D. Cosa intendo? Guardatevi il suo instagram, e restatene a occhi e bocca aperti.

fa anche dei tutorial in cui ci sono cori di adorabili piccioni

Se sapete leggere in francese vi lascio il link a un suo fumettino sulla fine della quarantena: a me i suoi colori mi fanno venir voglia di mangiare il gelato, quindi siamo nel periodo dell’anno giusto per consigliarvelo!

È arrivato il momento del commiato. È sempre triste, ma vi saluto con una bella notizia: il libro del Dr Li si farà! Il Kickstarter è andato molto bene e adesso ci stiamo mettendo a lavoro. Noi invece ci sentiamo a fine luglio!

fatto! Ci sentiamo a fine luglio 🙂

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