Taps aff: la newsletter di Giugno
Durante la prima settimana di Giugno l’Inghilterra è stata coperta da Union Jacks e festoni per celebrare i 70 anni di regno di Elisabetta II. Ci hanno anche dato ben due giorni di ferie che noi abbiamo usato per scappare in Scozia, dove gli entusiasmi per la regina erano ben più tiepidi.
Che Edimburgo non sappia cosa sia l’estate era una cosa che ci era ormai nota. Invece Glasgow ci ha graziati con un pomeriggio a 21°.Tantissima roba.
Ciao! Io lo so che voi in Italia è un mese e mezzo che vi state a friggere le uova in capo e il mio entusiasmo per un po’ di calore vi sembrerà inopportuno, anzi, sbagliato.
Se sembra che mi stia lamentando del fatto che la Gran Bretagna paia non essere toccata dai cambiamenti climatici, sappiate che non è così: cioè lamentare mi lamento – sia mai – ma di questi tempi lo faccio in vece vostra, angosciata dalla situazione attuale.
No! Il mio racconto mira solo a raccontarvi un modo di dire locale.
Come ci ha spiegato una coppia di scozzesi al pub, giornate così calde a Glasgow sono talmente rare che hanno un loro nome
Si scrive proprio così. Taps aff è la trascrizione fonetica di come gli scozzesi dicono Tops (indumenti della parte superiore del corpo) off (via, tolti). Insomma, senza maglietta. La spiegazione del perché lo chiamano così è evidente appena metti piede in un parco cittadino
Avvistamenti rari.
Hanno pure fatto un sito in cui l’unica cosa che ti viene detto è se è un giorno taps aff o taps oan. Senza grandi speranze ho guardato alle previsioni di questi giorni per Cambridge: sarà taps aff?
No, è pish. Ti pareva.
Per rimanere in tema di gente taps aff, questo mese vi racconto di un lavoro che ho fatto per Mondadori Education l’anno scorso e che finalmente posso mostrare.
Mi hanno contattata per fare delle illustrazioni ad accompagnamento delle schede di storia della matematica. La maggior parte di queste erano ambientate tra la Grecia e il nord Africa, che per gli scozzesi suppongo siano taps aff countries 365 giorni l’anno.
Qui vediamo uno Zeus molto arrabbiato con Ippaso perché ha scoperto i numeri irrazionali, e un Eratostene col suo crivello
Oltre a disegni esornativi, mi avevano chiesto di fare delle illustrazioni che potessero aiutare gli studenti a capire un po’ di più i problemi che venivano raccontati. Qui per esempio vediamo come il piccolo Gauss aveva trovato il modo di fare velocemente la somma dei primi n numeri interi (con n qui uguale a 40)
Oppure qui vediamo come un furbo albergatore alieno può risolvere il paradosso dell’albergo infinito di Hilbert: basta chiedere a tutti i suoi clienti di spostarsi di una stanza per far spazio al nuovo arrivato.
Il libro si chiama A tutta Matematica! E sarà adottato da studenti delle scuole medie da settembre.
Ma basta parlare di me
Sono un po’ di mesi che vorrei consigliarvi di seguire due persone che incidentalmente conosco molto bene, ma che non per questo non meritano di essere condivise.
La prima persona in arte si chiama Manu PHL, condivide metà del mio patrimonio genetico e nell’altra metà ha ereditato tutto il senso musicale dei miei genitori mettendolo benissimo a frutto. Qualche mese fa è uscito il suo nuovo singolo, Implode, che lui ovviamente ha scritto in tutt’altri tempi storici, ma che è dolorosamente molto attuale.
La seconda persona è una delle mie amiche più strette. È una matematica di professione, ha quattro figli e nonostante questo gestisce non uno ma ben due account instagram: il primo è di cucito, il secondo di bigiotteria in cui lei crea le perline di vetro che poi usa per fare collane e orecchini. Il suo senso di accostamenti cromatici è secondo solo alla sua capacità di gestione del tempo.
Buon taps aff month a venire! Noi ci sentiamo a fine Luglio.