Scandire il tempo: la newsletter di Marzo
Marzo è il mese in cui sono mediamente più felice. In realtà l’andamento del mio umore nei 31 giorni va così (con lievi variazioni annuali):
e il merito è tutto di quel picco di beatitudine, che stravolge tutto il resto. Il giorno del cambio dell’ora è a mani basse il mio giorno preferito dell’anno.
Migliora e basta (per me, per chi mi sta intorno è un altro discorso).
Ciao! E voi come state trascorrendo queste gloriose 23 ore?
L’header di questo mese è dedicato alla tenacia dei miei scoiattoli da giardino nel cercare di sgraffignarsi i semi delle colonnine per uccelli. La battaglia fra loro e i miei vicini di casa (proprietari delle seminiere) è stata la cosa che più mi ha intrattenuta durante questo inverno di lockdown. Qui un dettagliato resoconto fotografico fatto da Nicola.
Questo mese vi racconto di un progetto personale su cui sto lavorando.
Usando (circa) le parole di Ottavia Baldi, disegnare un calendario per un illustratore è l’analogo del progettare una sedia per un designer: quella cosa da cui prima o poi passano tutti. Io ci vedo due grandissimi pro: il primo è che è un progetto tutto tuo, in cui puoi sperimentare senza troppe pressioni, e il secondo è che è lungo abbastanza perché una ricerca di stile si stabilizzi. C’è anche il buon effetto collaterale del ritrovarsi poi con un mini portfolio che puoi mandare in regalo ai clienti. Tutte cose bellissime che di solito per me si risolvono in
Quest’anno sono stata graziata da un’ispirazione davvero prematura su cosa mi piacerebbe fare, e come spesso accade quando trovi un progetto che ti prende moltissimo, non riesco a far altro.
Questo è Marzo
Nella pratica ho preso 12 canzoni che ascolto spesso mentre lavoro e per ognuna sto facendo un disegno.
Questo è Luglio
Le regole che mi sono data è che i disegni non devono essere didascalici dei testi e devono essere ambientati in luoghi fantastici o fantascientifici.
Questo è Giugno
No, non vi dirò quali sono le canzoni che ho scelto: il privilegio di prendermi per il culo per i miei gusti musicali lo lascerò a chi il calendario se lo comprerà (se lo venderò, che dipende da molti fattori, tra cui Brexit e io che concludo il progetto in tempo).
Ma basta parlare di me
Le cose che vi consiglio oggi appartengono ai gruppi rappresentati in questo diagramma:
Il podcast è Vedimi, un progetto di divulgazione scientifica promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana. È scritto e condotto da Roberta Fulci, una delle voci di Radio3Scienza, in particolare quella che ascolterei parlare per ore.
Roberta si propone di raccontare cose che non vediamo: cose che esistono ma che sfuggono alla nostra vista, per esempio perché appartenenti ad altri mondi sensoriali, o perché non in scala con l’essere umano, ecc. E i temi che sta scegliendo sono pazzeschi: la prima puntata è sui ricordi, e come li studiano a livello neuroscientifico, la seconda sul mimetismo animale ♥.
La newsletter che parla di podcast si chiama Orecchiabile, è tenuta da Chiara Sagramola e Giacomo Bagni.
Il loro logo è della super Giulia Sagramola
Per ora c’è stata una sola puntata, quindi siete in tempo a iscrivervi e poi fare i ganzi della prima ora quando sarà una newsletter strafamosa. Promette davvero benissimo e per me, che son sempre alla ricerca di qualcosa da ascoltare, si preannuncia una miniera d’oro: grazie a loro ho iniziato This is Love, e sono giorni che non smetto di pensare a questa puntata.
E infine la newsletter di Pietro Scarnera, Viaggio in Italia.
Goethe disegnato da Pietro
È la raccolta degli studi che Pietro sta facendo per il suo prossimo libro, e parla di come autori e artisti stranieri hanno visitato e raccontato l’Italia. Pietro ha un modo di scrivere estremamente vivido, quando lo leggo mi sembra di sentire i rumori di ciò che descrive. Qui potete recuperare le puntate che ci sono state fino ad ora: ho amato molto quella sui bozzetti di Turner e quella su Klee a Genova. In realtà mento: le ho amate molto tutte.
Vi saluto con un ultimo consiglio: quello di leggervi le riflessioni che fa Baricco in questa serie su Il Post. Poi ditemi che ne pensate. Noi ci sentiamo a fine Aprile!