Pint of Science 2016
In questi giorni in tutto il mondo si sta svolgendo il festival Pint of Science (per i nuovi quaggiù, il bold è sempre un link, non sono uno di quei giornali scandalistici che cerca di rassicurare il lettore mettendo in evidenza le parole chiave).
Pint of Science è un festival durante il quale alcuni scienziati sono chiamati a parlare della loro ricerca in un pub, come se fosse una chiacchierata di fronte a una birra.
A Cambridge organizzano un festival parallelo che si chiama Creative Reaction, ed è la risposta “artistica” agli argomenti del talk dello scienziato. Artistica l’ho messo fra virgolette perché c’ero pure io, ma in realtà alcune persone sono davvero artisti: pittori, scultori, musicisti e altro ancora. A ognuno di noi è stato assegnato uno scienziato, abbiamo avuto la possibilità di incontrarlo e di parlare della sua ricerca, e poi di reagire artisticamente al nostro incontro. Tipo io ho disegnato un fumetto:
Il mio scienziato è stato Jem Davies, Vice Presidente di ARM al Comparto Tecnologia, che parlava di machine learning e virtual reality e più in generale di come stanno insegnando alle macchine a riconoscere il luogo e il momento in cui si trovano e agire di conseguenza. Tipo a un cellulare a non squillare durante una riunione o ad una webcam esterna ad avvertirti se un ladro ti entra in giardino, ma non se lo fa un piccione.
Beh, ieri c’è stato l’evento di Jem e io ho esposto il fumetto che ho creato per l’occasione.
Qui un po’ di foto prese di sgamo alla gente che lo leggeva
L’ultimo in realtà non lo sta leggendo bensì sta guardando dentro una delle maschere da virtual reality che ARM aveva messo a disposizione per provare. Però fa mucchio e soprattutto potevo fotografarlo senza vergognarmi come una scema che tanto non poteva scoprirmi.
Domani ci sarà l’evento finale di Creative Reaction in cui faremo una mostra di tutti i nostri lavori. Per chi non sta a Cambridge e non può vederlo di persona, ecco il link al mio fumetto!